Da Meteo, 1996
Topinambùr
Topinambur abbandonati
qua e là, cari pargoli,
abbandonati in incontri
precari o in infinite assemblee
ma sempre un po’ distratti dall’infinito.
*
O filiazione
forse infida, dicono,
della luce più irta,
provocatori di paroline e bisbigli.
Provocare ad appelli ed a fini
rimproveri eh eh
fin dentro i giardini
*
Freschissimi risvegli del verde-blu
dopo che le piogge novelle l’addormirono
e che ora si disagia e scompiglia
a un raggio, più che di sole, di topinambur
*
Teneri plagi compiuti
dal verde e dall’azzurro dei prati
sui topinambur qui sbandati
da chissà dove, chissà se prima o mai più.
*
con voi partirò, topinambùr
per meditazioni invisibili, acri
su autunnali tranelli o avalli
su adýnata1 su mai
1. = figura della riduzione all’impossibile